In Italia la notizia corretta è stata lanciata per la prima volta su MOW da me (basta guardare i pezzi indicizzati su Google). Ho seguito la storia dal primo momento e NESSUNO in Italia ha ricostruito tutta la storia, né a destra né a sinistra. Alcuni a sinistra, per esempio, hanno sostenuto che Khelif sia sicuramente una donna (ma come non possiamo sapere se ha cromosomi xy, non possiamo sapere se ha cromosomi xx; sono dati riservati mai resi pubblici). Alcuni a destra che si trattasse di una persona trans (ma in Algeria la transizione è vietata). Qui le informazioni principali che vi permetteranno di capire cosa sta succedendo davvero. NB Non si parlerà del match con Angela Carini e del ritiro. Non si tratta di un articolo sportivo e non mi interessa giudicare i comportamenti degli atleti sul piano pugilistico.
1) L’unica fonte che suggerisce che Imane Khelif sia stata testata risultando genotipicamente un maschio, cioè con cromosomi xy, è Umar Kremlev, il presidente dell’Iba, una associazione che è stata sospesa per motivi di corruzione e finanziamenti illeciti e molto vicina alla Russia. Il Cio considera la squalifica di Imane Khelif e di Lin Yu-Ting arbitraria, poiché avrebbe cambiato il regolamento durante la Competizione e non prima. Secondo il Cio i test fatti dall’iva riguardano i livelli di testosterone, considerati irregolari, ma l’Iba ha negato si trattasse di test per valutare i livelli ormonali. Perché questa discrepanza?
2) I valori ormonali servono per capire quale ipotesi possa essere la più accreditata nel caso di Imane Khelif. Se Imane Khelif fosse stata testata per i suoi livelli ormonali e l’Iba avesse trovato del livelli di testosterone fuori dagli standard, come sostiene il Cio, allora Imane Khelif potrebbe semplicemente essere considerata una donna con cromosomi xx e un iperandrogenismo, cioè una sovrapproduzione di androgeni (tra cui il testosterone). Questo la renderebbe avvantaggiata sul piano sportivo ma, controllando il testosterone, come si dice abbia fatto Imane Khelif prima di accedere alle Olimpiadi 2024, Khelif potrebbe arrivare a competere sul ring con livelli di androgeni che rispettano i livelli stabiliti dal regolamento di Parigi 2024 (lo stesso di Tokyo 2020).
3) Esistono moltissime atlete con la sindrome dell’ovaio politcistico, una condizione che riguarda molte donne xx con tratti di iperandrogenismo. L’iperandrogenismo dà vantaggi sportivi evidenti, tanto’è che le donne con PCOS (sindrome dell’ovaio politcistico) sono sovrarappresentate nello sport (sono 140 volte più frequenti che nella popolazione non sportiva; circa 7 ogni 1000 atlete). Questa condizione non è l’oggetto - almeno nel mio caso - della critica. Donne con la PCOS sono DONNE con cromosomi xx e i regolamenti cercano di tenerne conto senza discriminarle. Altre forme di iperandrogenismo possono riguardare sempre le donne, ovviamente, ma il caso di Imane Khelif non desta stupore per questo. Ecco qual è il punto.
4) Come spiega bene la biologa evoluzionista Carol Hoover (fino all’anno scorso con posizioni nel dipartimento di Psicologia dell’Università Harvard), spesso parliamo di “donne con iperandrogenismo” pensando di avere davanti donne xx con caratteri maschili o una sovrapproduzione di testosterone. In realtà, può capitare di avere davanti uomini biologici (cromosomi xy) con una incapacità di sviluppare genitali maschili, dovuta - a arriviamo al punto - all’incapacità di convertire il testosterone in DHD (un androgeno più potente del testosterone). In questi casi, per esempio quando si ha un deficit XY DSD della 5-alpha redattasi (5-ARD), la persona avrà magari testicoli interni o genitali esterni facilmente assimilabili a quelli femminili, ma affronterà lo sviluppo puberale tipicamente maschile, che implica necessariamente un vantaggio strutturale a livello di forza, muscolatura e velocità. Un caso noto alle Olimpiadi di persona con 5-ARD è quello di Caster Semenya, che venne esclusa dalle competizioni sportive femminili dopo aver battuto, ancora, il record mondiale (che le apparteneva).[*]
5) Le domande su Imane Khelif riguardano questo specifico DSD, non altro. Spesso definiamo “donna con iperandrogenismo” un uomo (cromosomi xy) con questo tipo di disturbo che porta spesso ad assegnare ai neonati il sesso sbagliato.
6) Ora, che motivi abbiamo per pensare che Imane Khelif sia toccata da questo particolare DSD? Clinicamente nessuno. Nessuno di noi ha la sua cartella clinica, nessuno di noi conosce la sua storia approfonditamente e nessuno di noi ha visto un test del dna. Allora perché tutta questa storia? Per un aspetto fondamentale (oltre alle dichiarazioni del presidente dell’Iba sul presunto test del dna): l’Algeria non solo non riconosce la transizione di genere (ha ragione chi dice che Imane Khelif SICURAMENTE non è una persona transgender; Khelif non può aver cambiato genere nel corso della sua vita e sulla carta d’identità), ma neanche le persone intersex, ovvero quelle persone che possono avere un DSD come 5-ARD (ATTENZIONE: questo non vuol dire che tutte le persone intersex abbiamo questo particolare DSD; molte non lo hanno, molte non hanno nessun DSD; anzi la maggior parte delle persone intersex sviluppano caratteri sessuali specifici e avranno una vita normalissima). Insomma, come è stato registrato in molti studi e report, nei Paese più poveri, o in Paesi in cui queste condizioni non vengono normalmente trattate o riconosciute, spesso chi è affetto da 5-ARD rischia di non ricevere alcuna diagnosi e viene assegnato fin dalla nascita al sesso sbagliato. Ma il fatto di essere assegnati fin dalla nascita al genere femminile, non impedisce al tuo corpo con cromosomi xy di avere uno sviluppo in età puberale maschile, pur senza che la persona abbia i genitali maschili. Quindi Imane Khelif potrebbe essere interessata, come Caster Semenya, da un DSD che non le è stato diagnosticato 25 anni fa, quando è nata.
7) Perché dovrebbe importarcene qualcosa ai fini della competizione? Imane Khelif ha perso molte volte, ha una percentuale di vittorie per KO dell’11%, non è un UOMO che ogni volta che sale sul ring VINCE. Il motivo è il precedente: chi è affetto da 5-ARD avrà quei vantaggi strutturali dei maschi dovuti alla crescita in età puberale del corpo. Ridurre il testosterone, come previsto dal Comitato olimpico (Cio) non è una misura sufficiente per ridurre i vantaggi acquisiti in età puberale e che permangono indipendentemente dai livelli di testosterone successivi. Questo è il motivo per cui non si fanno (o non si dovrebbero far) gareggiare, individui transgender nelle categorie femminili. Regolare il testosterone non cancella i vantaggi dello sviluppo di un corpo maschile. Imane Khelif può aver perso molte volte perché non è detto che una persona di sesso maschile possa SEMPRE battere una atleta di sesso femminile. Tuttavia, mediamente, l’uomo biologico (xy) vincerà contro una donna. Se un uomo biologico (xy) con un DSD viene identificato come donna ma ha i vantaggi fisici dell’uomo, allora potrebbe vincere grazie ai suoi vantaggi. POTREBBE - spesso - non VINCE SICURAMENTE.
IN CONCLUSIONE: evitando di fare affidamento sulle dichiarazioni dell’Iba (che non viene considerato affidabile da molti) e volendo credere alle dichiarazioni del Cio (che invece viene considerato una fonte affidabile) questo quadro può essere verosimile: Imane Khelif è una pugile socializzata come donna ma è in realtà un maschio biologico (xy) con 5-ARD, un 46xyDSD (differenza dello sviluppo sessuale che riguarda la coppia di cromosomi xy) che ha tutti i vantaggi strutturali (muscoli, forza, velocità, resistenza, volumi di ossigeno, ecc) di uomo (ma non ha, o ha in modo “irriconoscibile”, genitali maschili). Probabilmente è stata squalificata per i livelli alti di testosterone, che non indicano soltanto una condizione di iperandrogenismo nelle donne, come nel caso della PCOS (sono alti in una donna, ma se sei un uomo con 5-ARD, sono valori normali di un uomo), e per le Olimpiadi ha abbassato questi livelli come da regolamento del Cio. Questo non toglie che, nel caso in cui sia un uomo con 5-ARD (cosa probabile visto che spesso maschi con 5-ARD vengono assegnati al genere femminile alla nascita, ovunque ma soprattutto in Paesi poveri o in cui non si riconosce la condizione di intersex), abbia comunque sviluppato un corpo in età puberale che presenta dei vantaggi che non c’entrano nulla con il fatto di essere “una donna forte”, ma sono semplicemente tipici di “un uomo”.
BONUS TRACK Davvero le affermazioni dell’Iba sul test del dna non sono affidabili?
Ni, ovvero sì e no. L’Iba non è l’ente più trasparente che ci sia e ora potrebbe anche giocare apertamente contro le Olimpiadi, anche per conto della Russia. Dopo la sconfitta di Angela Carini, l’Iba ha promesso 50 mila dollari a Carini, 25 mila al suo coach e 25 mila alla sua squadra, in segno di protesta contro il Cio per aver “ucciso la boxe femminile”. Tuttavia questo non rende davvero poco affidabile la loro affermazione. Le due atlete squalificate, Imane Khelif e Lin Yu-Ting, avrebbero potuto fare ricorso al Cas (il tribunale arbitrale dello sport) contro la decisione dell’Iba. Lin Yu-Ting non lo ha fatto, Imane Khelif contestò la squalifica ma ritirò l’appello prima che si arrivasse in tribunale. Perché? Semplicemente perché le sentenze del Cas sono pubbliche e non avrebbero potuto nascondere i risultati del test, sia nel caso in cui si trattasse semplicemente di livelli alti di testosterone, sia nel caso in cui si trattasse di test del dna che dimostravano il sesso maschile biologico delle tue atlete. Il risultato? Probabilmente non sapremo mai il contenuto dei test e intanto le due atlete gareggiano a Parigi 2024 dopo semplici test ormonali, che non rendono conto dei vantaggi dovuti allo sviluppo maschile in età puberale.
[*] A proposito della formula di cui vi parlavo all’inizio per individuare fonti autorevoli o meno. Carol Hoove, oltre ad aver condotto ricerche ad Harvard in endocrinologia comportamentale, ha scritto un libro proprio sul testosterone: “T: The Story of Testosterone, the Hormone That Dominates and Divides Us” (Henry Holt, 2021). Caso curioso: Carol Hoove è anche la moglie del filosofo del MIT Alex Byrne, che di recente ha pubblicato un libro sulle questioni di genere: “Trouble with Gender: Sex Facts, Gender Fictions” (Polity Press, 2023)
GRAZIE. Informazioni precise e puntuali. Lo dico da giorni: nel caso avesse un 5ARD, sarebbe sicuramente un uomo, e non si può escludere solo perchè è stata registrata e socializzata come donna, perché come dici tu il micropene può visivamente essere ambiguo, ma non rende una donna. Non voglio assolutamente dire che ci troviamo con certezza davanti a questo caso, ma lo stesso vale per il discorso inverso.
Ciao Riccardo. Diciamo che se quella che è solo una tua ipotesi fosse fondata avresti ragione. Altrimenti torto. Però, scusa, a me pare non servisse sviluppare un tale pur interessante ragionamento per dire che, quanto meno nelle competizioni sportive, XY=uomo e XX=donna.